E niente; ricordo quando, su quella panchina, rubavo il profumo dei tuoi baci e mi sussurravi “ti amo” in tutte le lingue del mondo. Gridavi impaziente il tuo amore, tra le mie promesse bugiarde e le tue speranze tradite. Mi dicevi, accarezzandomi, di pensare solo a te; di lasciar fuori il mondo amandoci tra gli alberi di quella Villa. Ti tenevo sulle mie gambe perso nei tuoi occhi e come un lupo affamato ti provocavo mordendoti e baciandoti il collo. Tiravi indietro la testa e godevi di quei rapidi baci, pensando -chissà- d’esser dentro un sogno. E sogno lo era per davvero: ché non ho resistito a baciarti poi le splendide labbra. Un bacio, due baci, dieci baci. Ore ad assaporare i tuoi baci e il tuo caldo respiro. Ti ho amata quel pomeriggio. Ti ho amata su quella panchina. Ti ho amata sapendo che sarebbe finita: ascoltavamo dalle cuffiette la tua canzone preferita e non avevo coraggio nel dirti che ci saremmo presto svegliati. Ma poi s’è fatto tardi e m’hai costretto ad alzarci. Camminavi davanti; così t’ho preso per i fianchi e girandoti t’ho baciata, ricordi? Ridesti nel dirmi che non c’era più tempo e il treno sarebbe partito. Nella metro m’hai chiesto un pegno d’amore: un bacio davanti a tutti, incuranti di tutto. Te ne ho rubato un altro e poi un ultimo sul treno.
Ma il treno se ne è andato e il mio amore con lui. Perché era troppo bello per essere vero e tu troppo bella per non essere un sogno. Alla fine della Fiaba, mia cara, tu sei la principessa ma io solo un inetto.
Chi capisce di essere un in(s)etto è già un passo avanti di chi non lo capisce affatto.
Ma si sa, alle volte meglio le vite comode con il rimorso che quelle difficili ma in pace con se stessi.
Semplicemente, sarei stato proprio una testa di cazzo a negare il vero.
sarà che è un periodo in cui ho la lacrima facile ma mi hai fatta commuovere.
i ricordi di quegli amori che sono durati un’ora, un pomeriggio, un giorno, una settimana…chissà perchè sono sempre quelli che ti rimangono più impressi.
È più complicato di così, questo ricordo, ma sì: hai perfettamente ragione.
ché poi, praticamente, mi sono innamorato del tuo profilo IG
Gnep! Hai un profilo IG e me lo sono perso????
Un addio amoroso in stazione…ce l’ho anch’io.
Io peró ero quella che partiva.
Almeno ti allontanavi… io rimango qui dove tutto è successo e non posso fare a meno di ricollegare luoghi e momenti.
Alla fine ricollegeremo sempre qualcosa…se non un luogo…una canzone, una parola o persino un modo di ridere.
https://7evendevils.wordpress.com/
Ma perché insetto..?
Perché mi son comportato da persona piccola come un insetto e perché mi piaceva il gioco tra “inetto” e “insetto”…
Molto rap
Più vero di quanto tu possa immaginare.
tenero….
Ahimè.
Ti sarai mica svegliato pure tu scoprendoti scarafaggio? Non mi diventare come kafka eh? Mi fa piacere che tu sei uno di quei pochi ancora capaci di un’emozione così forte com’è l’amore. Spero che la tua favola si realizzi un giorno :)
Per carità… io e Kafka non andiamo minimamente d’accordo. Non temere. Niente metamorfosi.
Essere la persona che resta fa sempre più male di essere quella che parte. Io ho vissuto il restare, e so che vuol dire.
Comunque chi ha detto che non sia anche lei un’in(s)etta?
Sarebbe bello poterlo almeno credere. Ma so che non è così.
Questi cavolo di binari (dalle mie parti c’è una battutacia sulle ruote del treno… te la risparmio!).
Forza e coraggio!
Sempre meglio che finirci sotto! ps. dimmela!
Ok. .. “oh, sai? L’hanno arrestato quello.” “Quello là, alla stazione. “”Perché? Che aveva fatto!?””Aveva bucato le ruote del treno!”
Urenda (ma te la sei cercata :p )
Terribile! Mea culpa
:)
Un post davvero bello che mi ha fatto ritornare alla mente bei ricordi!
Sì, un vero veicolo di ricordi personali
Questa cosa è bella; molto!
io alterno momenti in cui mi sento mosca ed altri in cui sono (stata) il ragno. bohhh quant’è duro sto cuore da sconfiggere?
Mi sa che è da conviverci e basta…
Mi hai ricordato quando quest’estate, ho vissuto qualcosa di molto simile al mio ex. Ah quanto lo amavo. Ah quanto è una chiavica di persona.
ti do un bacio
Solo un bacio?
Sono esperienze che, bene o male, facciamo un po’ tutti; in ‘sto caso però la chiavica son io.
Lì fu solo un bacio, in quell’occasione. Siamo tutti un po’ chiaviche talvolta :p
No, dicevo scherzando: solo un bacio mi dai?
Non mi sarei mai permesso a chiedere certi dettagli :)
Ahahh ti do anche due tre baci, a scelta insomma :) Vabbè non è che chiedi dettagli figurati, tendenzialmente quando stai con qualcuno fai un po’ di tutto e si sa :p
Mi hai riportato alla mente i ricordi dei baci adolescenziali, degli amori lunghi il tempo di una giornata e delle farfalle nello stomaco.
Grazie, te ne sono grata :)
Tra altri 10 anni ripenserai ai sedicenni con turbe ormonali.
Life goes on.
Ahahaahah! No, spero di non dover pensare più ai 16enni :D
Ah! Quell’immagine e quella sensazione come la conosco bene! ^_^
Che piacere vederti qui!
Non sono presente sul mio spazio, ma seguo sempre quelli dei miei blogger
preferiti :)
Arrossisco…
Bella. Io userò tanti punti esclamativi per esprimere emozioni, ma tu quante volte l’hai baciata questa bellezza rara? Tanti baci, tanto amore, parole dette e non dette e poi…. te lo sei fatto scappare. Ovviamente scherzo. Ciao
scusa volevo dire “te la sei fatta scappare”. Sai un terribile typing mistake.
Cosa mi son persa?
Uh, le stazioni, credo sian state create per le storie d’amore, gli addii e gli arrivederci, o gli abbracci scendendo dai binari. Automaticamente partono i viaggiono alla Sliding Doors, e nelle teste abbandonate sui finestrini si creano infiniti universi paralleli -non è bellissimo?
E dunque dici che è persa davvero, questa bellezza?
Eh, sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile..
È persa ma è giusto così. Qualche rimpianto forse; ma nessun rimorso.
Posso dire? Uno dei finali di storie più belli che abbia letto da un po’ di tempo a questa parte. Posso immaginare che nella realtà la fine del racconto sia stata più tagliente, ma se mi permetti, è un finale che -almeno da leggere- è come prendere una boccata d’aria.
Poi la verità della realtà è tutta un’altra storia.
Sai, ho giurato amore eterno per molto meno. Verità, realtà, storie, invenzione, finzione, sogno, desiderio; son solo parole.
Può darsi,ma se condite bene,fanno la differenza.qualche volta,solo qualche volta.(fa bene girarlo eterno per un minuto,meno di quello l’amore non e’niente).
Comincio a pensare che in fondo, questa differenza, non siano capaci di farla…
Punto scusa ma tornerai mai a scrivere?
Ma sai che, in realtà, non dipende da me.
Come stai?
Se mi leggi lo sai come sto. Se no ti faccio un breve riassunto.
Incasinata, con la testa in mezzo a qualche tsunami che poi riduco a pioggia estiva se no non riesco a fare tutto quello che devo, col sorriso in bocca sempre che penso mi verrà una paresi ma piango anche moltissimo, di solito in bagno, chissà poi perchè si piange sempre là.
E aspetto di prendere un volo e una serie di altre cosucce ma so che t’annoierei, e niente mi sono detta ma non che punto mò vuole fare che s’è svestito della virgola ed è solo punto e basta.
cosa dobbiamo fare per farti scrivere? canzone a squarciagola tipo in ginocchio da te o cos’altro?
(non dico mille parole, così se capita anche meno di mille. trecento abtture che ne dici ?:-) )
(grazie di avermi chiesto come sto e ricambio la domanda non per dovere ma per piacere di saperlo)
In realtà, è proprio perché sovente ti leggo che t’ho chiesto come stai. Ammetto di non capire molte volte quel che dici… Come se ci fosse bisogno di un dizionario o traduttore che ancora non possiedo.
Sono arrivato ad un punto della vita in cui ho bisogno solo di semplicità; senza apparenti inutili complicazioni, manierismi o sovrastrutture linguistiche.
Io sto così come dovrei e come necessita il mio status sociale: chiuso a casa a studiare, annoiarmi, maledire le belle giornate e il sole.
I miei non sono manierismi nè sovrastrutture. e tanto meno apparenti inutili non so che. ma mi diverte pensare che qualcuno pensi, quando e se capita, che sia così, dico davvero e senza provocazione alcuna che mai ti porterei. E’ un modo di dire il mio.
Come i proverbi. Ma non devono piacere per forza, non è mia intenzione, anzi. Studiare arricchisce, quindi nel mentre del tuo maledire, pensa che fa bene, nel dopo. Ma è un mio pensiero, quindi conta come il jolly. mutevole.G.